Tempo fa, in questo post, vi spiegai per benino cosa sono i Calçots ovvero – in breve – una sorta di cipolla allungata tipo porro ma dal sapore molto meno forte. Si cucinano alla griglia e vengono serviti su delle tegole bollenti in modo da mantenere il calore e si mangiano pucciandoli nella salsa romesc0 dopo aver spellando il primo strato carbonizzato. Sto parlando al plurale semplicemente perchè quando si decide di andare a pranzo in un agriturismo e si sceglie il “menù calçots” non se ne mangia uno ma, come minimo 20 a testa. Come minimo.
Noi per esempio siamo andati al Can Cortés un posticino fatto a modino: rustico, in mezzo al verde, di qualità.
Il menù c’è costato 37 euro a testa. Detto così non sembra poco, in realtà non lo è però li rispenderei. Adesso. E poi comunque i calçots sono illimitati.
FOTO RACCONTO:
- stuzzichino “apri stomaco” prima della grande abbuffata. salsicciotto bianco e grissinini.
- forse non si capisce del tutto. tegola di terracotta bollente stracolma di calçots. in ogni tegola ce n’erano più o meno una ventina – forse di più – e noi siamo riusciti a farcene fuori tre. una tegola a testa, 25 calçots a capoccia. e se avessimo voluto ne avremmo potute ordinare altre tre, quattro, venti, trentadue, sessantanove. 1000. di tegole.
- come vi dicevo i calçots funzionano così: passo 1) togli il primo strato di nero carbonizzato.
- passo 2) intingili per bene nella salsina romesco e…
- passo 3) fai di loro ciò che vuoi.
- secondo piatto a scelta: o entrecot…
- …o grigliata mista (salsiccia, morcilla, costoletta).
- gli accompagnamenti dei due secondi: patata con buccia, fagiolini bianchi con pezzettini di salsiccia e carciofo alla catalana.
- crema catalana e spumantino per dessert.