Se hai un lavoro decente e a fine mese riesci a raccimolare due soldi, puoi pure permetterti di cenare fuori il sabato sera. Riguardo la scelta del posto è sempre un casino: o ti rifugi in un classico o vai dove la media di 1253 commenti su tripadvisor è di 4 stelline e trequarti o, visto che sei ormai un adulto spaccaballe in piena regola – per questo sai perfettamente che non ti accontenti più di una bottiglia di vino della casa da 4 euro e che quello che cerchi non è solo un’esperienza gastronomica ma anche storica-architettonica-modernista-artistica e se c’è anche del cibo ben venga – ti rendi conto che Casa Calvet è quello che volevi (uhi, finalmente un punto).
Prima d’iniziare devo dirtelo: si tratta di un ristorante semi di lusso, arredato con mobili orginali di fine 800, con lampade dalla luce tenue e calda sinonimo di primo appuntamento, ideato da Antoni Gaudí. Si, hai capito bene. Progettato e costruito dal mitico architetto modernista Antoni Gaudí. L’intero edificio gli fu commissionato dalla vedova di un ricco imprenditore tessile – Pere Màrtir Calvet – dal quale ebbe due bei pargoli che ereditarono felici il lavoro del padre e i suoi beni terreni. Nell’attuale piano terra, dove ora si trova il ristorante, si trovava “l’umile” studio della famiglia di imprenditori (mica come me che lavoro nel salone da pranzo di casa). Cenare qui non significa ingurgitare cibo ma assaporare con calma, degustare, fare un tuffo nel passato.
Consiglio: “spendili quei due soldi che tanto finirebbero comunque”
Dove: c/Casp 48, Barcelona
Come arrivare: Fermata Metro: Urquinaona (L4, gialla)
Quanto costa: forse un pò più della media dato che la presenza di Gaudí ha un certo peso e valore inestimabile. Volendo puoi sempre scegliere l’opzione menù – da lunedì a venerdì – a 38 auro o il menù degustazione da 65 euro. Ci sono anche il menù dello chef e quello chiamato “Barcellona”. Fate voi!
Questa visita è vivamente consigliata dalla guida ufficiale La Ruta del Modernismo.