Due post in uno: la Colonia Güell e la Cripta Gaudí

Cripta Gaudi
Due post in uno: la Colonia Güell e la Cripta Gaudí

Faccio due post in uno ma giuro che cercherò d’esser chiara e concisa che sennò ci si confonde. Poi se alla fine della fiera non sarà così, allora prometto che non ci riproverò mai più.

I due post in uno cominciano con una storia, una storia di vita vera, di un certo tipo dal nome Eusebi Güell, brillante imprenditore e uomo politico, uno tra gli uomini più influenti e ricchi della Catalunya che un bel giorno decide di spostare la sua grandissima fabbrica tessile dalla città di Barcellona a Santa Coloma de Cervelló, un piccolo comune a circa una ventina di minuti in treno dal centro della capitale catalana. Ora la questione era una: vista la distanza e tenendo in considerazione che all’epoca non tutti potevano permettersi di viaggiare in treno, come avrebbero fatto tutti i dipendenti della sua fabbrica ad arrivare puntuali a lavoro visto che ci sarebbero dovuti arrivare a piedi? Si sarebbero dovuti alzare prestissimo, sarebbero arrivati stanchi e questo non poteva succedere. I livelli di produttività dovevano rimanere alti e la cosa andava a passeggio con il benessere fisico e psicologico dei lavoratori. Fu così che il nostro Eusebi Güell, uomo dalle mille risorse, decise di costruire una Colonia proprio lì, a Santa Coloma de Cervelló (1890) nella quale tutti quanti avrebbero potuto viverci felici e contenti. Qui, a parte la fabbrica che era il centro nevralgico, ci sarebbero state anche una scuola, un ospedale, una locanda per magnà, sbronzarsi e giocare a carte dopo il lavoro, alcuni negozi, una biblioteca, una chiesa e ovviamente le case per i lavoratori e le loro famiglie. Tipo una comune (che si sviluppava su circa 160 ettari). Ma la novità non era tanto la colonia in sè, che di colonie in Catalunya come nel resto del pianeta ce n’erano a bizzeffe, quanto il fatto che questa fu costruita dagli architetti modernisti più famosi, conosciuti e geniali dell’epoca i quali non erano niente popodimeno che alcuni allievi del genio creativo Antoni Gaudí. Quindi una colonia diversa dalle altre, con edifici dai mattoncini giallo paglia, costruzioni in ferro e tanta ceramica…qua e là. Ma il nostro Eusebi, non soddisfatto, chiamò a rapporto anche il suo amico intimo Antoni Gaudí e gli confidò di volergli affidare la progettazione della chiesa (in stile modernismo) assicurandogli che avrebbe avuto “carta bianca”…in tutto. Gaudí, vulcano di idee, cominciò i lavori partendo dalla Cripta della chiesa ma non riuscì, purtroppo, a terminare il complesso religioso perchè nel 1918 Eusebi Güell morì e i suoi figli, molto superficialmente, decisero che era ora di abbandonare i lavori perchè non volevano più finanziarli. Nel corso della sua storia la Cripta venne assaltata e incendiata nel 1936 durante la Guerra civile spagnola, per essere poi utilizzata come magazzino finché nel 1939 venne restaurata. Nel 1955, dopo la benedizione del vescovo di Barcellona Gregorio Modrego, venne finalmente trasformata in parrocchia. Ma non è finita qui perchè nell’ormai lontano 2002 la Cripta, su iniziativa della Diputació di Barcellona e sotto la direzione del architetto Antoni González Moreno-Navarro, venne nuovamente restaurata e si mormora anche che l’intervento suscitò aspre critiche causa il mancato rispetto della volontà originale di Gaudí. Nonostante tutto, finalmente, nel 2005 la Cripta della Colonia Güell venne dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

La visita alla Colonia è GRATIS, l’entrata alla Cripta no. Grrrrrrr!!!!

La Cripta Gaudí è una tappa della Ruta del Modernismo.

Consiglio utilissimo ed economico. La Colonia si raggiunge in treno da piazza di Spagna e le linee sono le S33, S8 e S4. Passano ogni 15 minuti. Se volete risparmiare qualche euro, scendete alla fermata
Molí Nou Ciutat Cooperativa e non a quella dopo che si chiama Colonia Güell. Così facendo basterà il biglietto normale della metro Zona 1. Una volta scesi è facile, basta chiedere, chiunque vi saprà indicare la stradina sterrata che porta in poco tempo alla Cripta Gaudí attraversando la Colonia. In questo modo non vi perderete nulla.

 Ma parliamo di cibo. A fianco alla Cripta c’è un ristorantino che fa menù a 13 euro. Antipasto, primo e dolce e bibite incluse. Si mangia bene e poi dentro ci sono tutte le foto degli ex lavoratori delle fabbriche. Tipo un museo. Molto carino.

 Va bhe, basta.

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