Per capire Barcellona devi conoscere il Modernismo. In breve: “movimento artistico fortemente innovatore che toccò tutti i campi espressivi, dall’architettura alla pittura, dalla scultura a tutte le arti decorative (lavorazione del vetro, dei tessuti, del ferro, del legno) e che si manifesta con l’uso di forme irregolari e sinuose provenienti dal mondo della natura”.
Storia semplificata per i più pigri: tutto ebbe inizio a fine 800 e inizi 900 quando la città visse uno dei periodi più floridi a livello economico e culturale della storia. La gente sviluppò un forte animo imprenditoriale e grazie ai successi ottenuti in vari cambi, si riempì le tasche di soldi. Il potere acquisitivo di tutta questa gente aumentò e, di conseguenza, il desiderio di spendere per puro piacere e circondarsi di bellezza. Beni di lusso in pratica. Cose di valore in ogni dove. Daltronde “lavoro guadagno, spendo pretendo”, questo era il motto. I milanesi non si sono inventati niente! I ricchi catalani del momento dunque, pretendevano vivere in un ambiente confortevole, non volevano possedere mobili qualunque ma arte sotto forma di mobili e i quadri non servivano per riempire le pareti ma essere i protagonisti dei muri per esempio. Inoltre, e qui viene il bello, tutti questi aristocratici, erano anche – e giustamente – molto ambiziosi: la loro casa doveva essere la più figa, ognuno doveva essere l’unico ad avere…ad aver fatto…Per questo cominciò la corsa alla ricerca degli artisti del momento, i migliori, quelli dalla creatività geniale che, invece di una casa ti costruivano una dimora di fiori in pietra, con dragoni sui muri, pavoni in oro, vetrate con i girasoli e prati incantati. Non solo il mitico e straconosciuto architetto Antoni Gaudí ma anche Lluís Domènech i Montaner, Josep Puig i Cadafalch o pittori tipo Ramón Casas i Carbó. Tutto questo “pretendere la cosa migliore” fece si che Barcellona divenne quella che è oggi: città d’arte, emblematica e rabbiosamente modernista.
Per comprendere appieno quanto detto sopra DOVETE visitare il Museo del Modernismo Catalano, l’unico museo d’Europa specializzato in modernismo catalano. Sarà un po’ come entrare a casa di un riccone, invidiarne i quadri, le sculture e il mobiliario di lusso.
Dove: carrer de Balmes, 48, 08007 Barcelona
Quando: da martedì a sabato dalle 10.30 alle 19.00. Domenica dalle 10.30 alle 14.00. Lunedì chiuso.
Quanto: 10 euro. 7 ridotto.
IMPORTANTE: leggete le altre cose che ho da dire sul Museo QUI
Questa visita è vivamente consigliata dalla guida ufficiale La Ruta del Modernismo.
TOUR FOTOGRAFICO CON DIDASCALIE IMPORTANTI
- se avessi uno specchio così altrochè “10 minuti e scendo”.
- selfie time.
- scrivania in legno con serpentoni/dragoni intarsiati.
- orologio di un artista anonimo e credenza di Joan Busquets i Jané.
- Tavolo da pranzo con signorine in legno sotto al tavolo. Joan Busquets i Jané.
- da una sala all’altra. spioncini. s’intravede un esemplare di sedia in legno ideata da Gaudí. wow.
- alla paretre ritratti importanti.
- Specchio ideato dal mitico Antoni Gaudí
- qui ci voglio dedicare 30 secondi in più. questo è l’ascensore che, all’interno del museo, ti porta dal primo piano al piano terra. un servizio per i disabili decorato in stile modernista, con foglioline e fiori alle pareti. sono dettagli che contano.
- aironi in volo.
- cartelloni pubblicitari con gente figa, vestita bene che si gode la vita e la vista.
- Una mamma che allatta annoiata in marmo (titolo inventato da me). Titolo serio: “Maternità”. Josep Llimona i Bruguera.
- “Autunno”. Gaspar Camps i Junyent. Olio su tela.
- “Lettura”. Román Ribera Cirera. Olio su tela.
- “L’Automobilista”. Ramon Casas i Carbó. Tecnica mista.
- mi giro e vedo questa
- statue in marmo da dietro. culi all’aria e ritratti di gente coi soldi eseguiti dal pittore Ramon Casas.
- io. nonostante mangio di brutto le gambine sono sottili, non trovate?