Si chiama museo del disegno ma non accoglie solo disegni bensì tutto ciò che col disegno è indissolubilmente legato. Cioè tutto in realtà. Si perchè una sedia prima di diventare sedia era un’idea che poi si è trasformata in disegno fino a materializzarsi in ciò che è. Lo stesso vale per qualsiasi cosa. Tutto quello che ci circonda nasce così, da un disegno.
Entri e la sensazione è la stessa di quando ti trovi nella soffitta di casa. Sei circondato da un casino di cose polverose ma misteriosamente affascinanti che non ricordavi d’aver messo lì un giorno. Ti si aprono all’improvviso la mente e la memoria perchè certi oggetti non pensavi fossero ancora così belli ed eternamente attuali. Li guardi e capisci che hanno un denomitare comune: il disegno, tutto quello che significa e che ha significato nei secoli dei secoli, amen.
Dove e come: Plaça de les Glòries Catalanes, 37. Metro rossa, scendi a Glories.
Quando e perchè: il biglietto costa 5 euro e lo puoi usare ben 2 volte in 6 mesi poi lo devi rifare se vuoi. Tutte le domeniche a partire dalle 15 fino alle 20 l’entrata è free. Entri gratis anche ogni prima domenica del mese. Non male no?
- facciata del museo del disegno. mille piani stracolmi d’arte.
- se alzi lo sguardo vedi questo. simboli architettonici del quartiere del poble nou. il museo del disegno, la torre Agbar alle sue spalle e altri edifici, più piccoli ma non meno originali, in basso a destra.
- e se volessi andare a sinistra?
- strisce pedonali che ti conducono dritto dritto alla biblioteca del museo. strisce pedonali?
- l’unica cosa imprescindibile che bisogna sapere è dove si trova la biblioteca.
- consigli su dove e come andare.
- la grandezza delle tazze da caffè è direttamente proporzionale al sonno che abbiamo.
- buttacelo un bianco e nero qua e là ogni tanto.
- un buon progetto richiede sempre una sfida. i migliori incarichi sono quelli che sconcertano, disorientano, mai quelli in cui vediamo con chiarezza il successo.
- carrellata di alcuni degli oggetti escposti nel museo.
- se li usi per berci l’acqua gli omini si offendono. solo cose forti per favore.
- letto a baldacchino d’oro con angeli sospesi che sorreggono soavemente un leggerissimo drappo di seta.
- quello che non potrà mancare alla prossima fashion week: ciondoli con pagliacci e spille con alieni. viviamo in un mondo surreale, non dimentichiamocelo.
- c’è tutta una sala dedicata al disegno di moda. vestiti di tutti i secoli e manichini di ogni statura perchè si sa che la gente nel 1700 era bassa quindi anche i manichini per essere veritieri lo devono essere sennò non sono credibili. e pubblicità con modelle dalle gambe alla Gighen.
- scorci della struttura del museo visto da dietro. graffiti qua e là. sui toni grigi ci stanno sempre bene i colori.
- profili.
- tutto quello che c’è fuori può stare in un museo?