Palau Güell, altra opera maestosa di Antoni Gaudí

Palau Güell, altra opera maestosa di Antoni Gaudí

A volte basta poco per farsi notare, non serve fare tripli salti mortale per essere apprezzati, spesso è dalle cose semplici ma fatte con passione che si viene attratti. Fu quello che successe a Antoni Gaudí che, nel lontano 1878 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi, progettò e costruì un piccolo mobile espositore per uno dei tanti padiglioni. Successe che proprio in quei giorni il Sig. Eusebi Güell, brillante imprenditore e uomo politico catalano, passò di lì e se ne innamorò perdutamente. Il bello è che non si limitò a volere solo l’opera in questione, desiderava perdutamente conoscere il suo creatore. Fu così che dall’incontro dei due nacque un’entusiasmante amicizia e un sodalizio professionale durati oltre 40 anni. Il Sig. Güell si fidava ciecamente della maestria gaudiniana tanto che gli commissionò i lavori di tutte le sue splendide dimore famigliari, come per esempio il Palau Güell, magnifico esemplare d’architettura modernista nel centro storico di Barcellona.

Si trova in calle Nou de la Rambla nel quartiere del Raval proprio al confine con le famose Ramblas e il quartiere Gotico. E’una delle zone più battute e turistiche della città ma nonostante i numeri da capogiro di gente che passa di lì, molti passeggiano a testa bassa noncuranti del gioiello architettonico che presidia immortale. Peggio per loro, così imparano a guardarsi i piedi!

Si dice che per l’elaborazione del progetto Gaudí disegnò 25 facciate differenti le quali, dopo essere state presentate al comune della città, solo dopo un mese, furono approvate senza “batter ciclio”.

Il palazzo si sviluppa su 4 piani. E’dotato anche di una cantina per i cavalli – per questo “il genio” progettò due rampe d’accesso, una appunto per i cavalli e l’altra per i cavallerizzi – e una terrazza popolata da caminetti di varie forme, colori e materiali. Le porte d’entratasono due, entrambe a forma d’arco parabolico. Sono giganti – in modo da facilitare anche l’accesso dei carri – e interamente di ferro battuto. Le decorazioni rappresentano dei serpenti che si intrecciano e che, sulla parte superiore sorreggono discretamente le iniziali del proprietario del palazzo: Eusebi Güell. Tra i due portoni, altro ferro minuziosamente lavorato, lo scudo della catalunya e una fenice, simbolo di rinascita. La storia ci racconta che proprio mentre Güell e Gaudí stavano osservando il dettaglio architettonico passò un uomo che disse: “scusate se mi intrometto ma è molto strano”. Fu proprio grazie a quell’esclamazione che Gaudí si rese conto di quanto ne andasse fiero.

Vi starete quindi chiedendo: come guardarsi i piedi e non notare tale opera d’arte? Perchè esternamente non è un’esplosione di colori come invece lo sono altre costruzioni gaudiniane ma, a differenza di altre qui si apprezza il materiale allo stato puro, il ferro nella sua essenza. Tanto ferro fuori dunque ma anche marmo, vetro, pietra, ceramica e legno dentro. Tutti materiali nobili, genialmente adattati alle varie esigenze domestiche ed estetiche.

Il palazzo non è arredato però, con lo stesso biglietto d’entrata, potrete visitare la mostra permanente “Palau Güell: miradas al mobiliario” grazie alla quale potrete osservare i mobili originali che decoravano l’edificio e allo stesso tempo entrare nelle stanze dei figli del Sig. Güell perchè è proprio lì che ha luogo l’esposizione.

Il Palau Güell è un must, dovete visitarlo. Non solo perchè fu dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO (1984) ma anche e soprattutto perchè racchiude nella sua essenza tutta l’arte e l’architettura gaudiniana.

Il Bar Muy Buenas é una tappa della Ruta del Modernismo

Sito ufficiale: www.palauguell.cat

GRATIS tutte le prime domeniche del mese.

E qualche foto che comunque non rendono mai abbastanza.

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