Amarcord bcn va a Parigi
Sono andata a Parigi e non volevo tornare. Ci sono stata da sola, svoltona! Niente, vi posto qui di seguito una galleria di foto con relativi commenti che poi é la stessa roba che trovate sul MIO INSTAGRAM
- Quando la gente sa che vai a Parigi i commenti sono: “fa più caldo al polo nord” e “se ti aspetti un sorriso dai francesi smetti di sognare “. Dunque, ho chiesto varie informazioni per arrivare al mio appartamentino vicino al Moulin Rouge e tutti ad aiutarmi, addirittura tre si sono messi su googlemaps per farmi capire meglio. Ah, é inverno, c’é il sole e io sono in felpa (l’unica che ho portato) e bomberino e se cammino veloce ho quasi caldo. In valigia solo maglioni di lana, bene.
- vista dal mio appartamentino vicino al Moulin Rouge.
- Tutti emozionati verso la Basilica del Sacro Cuore per ammirare Parigi dall’alto e intanto farsi rubare i portafogli dai saccheggiatori.
- Negozio di stoffe a Parigi. Sono stata tipo un’ora. Domani porto il curriculum.
- Couché du soleil de la Basilique du Sacré-Coeur de Montmartre. Paris. Fare finta di essere poliglotta quando se non esistesse il google traslate sarei fottuta.
- Love in Paris.
- GRRR … Comunque continuo a ribadire che a me i francesi stanno simpatici, tutti dei gran sorrisoni e pronti ad aiutarmi quando mi perdo. Mha!
- Sur la Seine. Dai 14 ai 17 anni, quando ancora non si usava il cellullare per tutto, anche io scrivevo sul diario. Lunedi facevo i cuori per uno, il martedi per un altro, il mercoledi mattina mi sfogavo dicendo che ero depressa, la sera stessa uscivo e morivo di gioia. Poi sono cresciuta e non è cambiato nulla.
- Giorno e notte. Ti amo e ti odio. Stessa cosa.
- Prima d’oggi avevo visto la Tour Eiffel in tutte le salse. Nei film, in foto … “Quando andrò a Parigi sarà la prima cosa che visiterò”, dicevo. Invece ieri quando sono arrivata me ne sono dimenticata. Oggi ero a la Galerie Lafayette al 6 piano dove ci sono i libri. Mi giro e mi abbaglia. Senza preavviso. È stato bello come quando ti svegli la domenica e senti l’odore delle lasagne, tipo un colpo di fulmine, come quando dici che non vuoi fare tardi invece torni a casa alle 6 dopo aver passato una serata top. Senza aspettarti niente. E ti innamori.
- Buongiorno da Parigi.
- Ci sono più orientali al Louvre che in Asia. Ho visto la Gioconda. L’unica ala del museo in cui ci sono 40 gradi, stavo morendo.
- Louvre. Pensieri sparsi: – se più o meno 8 milioni di persone all’anno visitano il museo credo che con i soldi delle entrate potrebbero pure dare una spolverata alle cornici dei quadri. Invece non sembra. – la gente vaga persa tra le opere come se non vedesse. Sono troppe. È successo anche a me, ad un certo punto mi sembrava di camminare e basta coi para occhi. Troppa informazione. – dovrebbero permettere di dare delle entrate in cui ogni gg puoi dedicare due orette perché tutto in un giorno è impensabile. – un croissant costa 6 euro dentro. Prendetelo all’entrata che risparmiate o portatevi da mangiare da casa. Io stavo rischiando di svenire. – dopo essermi persa in varie occasioni sono uscita dopo 4 ore dalla disperazione. – per usare l’audioguida ci vuole una laurea in ingegneria. – se vuoi fumare è la volta buona che smetti dato che fino al momento in cui esci puoi anche scordartelo.
- Un classico di Parigi, el Arc de Triomphe. Comunque i francesi sembrano tutti ricchi, io sono una barbona in confronto.
- Un classico per eccellenza: la Tour Eiffel.
- Io al Louvre, esaurita dopo 5 ore. Appena entrata leggevo anche le virgole delle didascalie, dopo 4 ore passavo da una sala all’altra senza nemmeno capire in che epoca mi trovavo. Così.
- Non camminate con i piedi per terra, sognate.
- Bonjour Paris. In realtà sono ancora a letto, la foto è di ieri. Non sopravvalutatemi, sono solo le 8.20.
- “Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri”. Coco Chanel.
- Un giorno, quando ancora era uno sconosciuto, Christian Dior si fece leggere la mano, il responso fu: “farai stare bene le donne e sarà grazie a loro che otterrai successo!” … Infatti … Non perdetevi la mostra che celebra i 70 anni della maison Dior. A Parigi fino al 7 gennaio 2018. Avete tempo.
- Dior j’adore.
- Comunque volevo dire che oggi mi sono venuti gli occhi lucidi 3 volte. La prima di serenità quando ho visto su un ponte della Senna una francesina fare uno spettacolo coi pattini. La seconda di tristezza e impotenza quando un barbone con il morbo di parkinson sorrideva alla gente che gli passava davanti. L’ultima di stupore quando ho rivissuto i 70 anni d’ attività artistica della Maison Dior al museo delle arti decorative.
- Si va bene ne il Louvre ne il Pantheon ne la cattedrale di Notre Dame possono essere paragonate ad altre cose ma la chiesa di Saint-Germain… Sono entrata e mi sono sentita tipo a casa. Le volte sono ricoperte di stelle, mi sembrava d’essere un personaggio de “le mille e una notte”. Ho anche detto una preghiera, mi sa che erano anni che non succedeva.
- Picnic time.
- La storica maison di Coco Chanel in 31 rue Cambon, Parigi. Lei diceva: “se mi tagliavo i capelli, si tagliavano i capelli. Se decidevo di portare abiti più corti, tutti ad imitarmi” e “prima di fare un abito penso sempre se lo indosserei. Se la risposta è no, non lo faccio” e “le donne non devono apparire aggressive, è la loro debolezza che conta. Me ne infischio della donna colta, non mi interessa commercialmente” e “una donna mal profumata non ha futuro” e “mi piacciono i gioielli falsi perché ritengo provocatorio e ignobile mostrarsi con miliardi intorno al collo. Lo scopo dei gioielli è di sembrare più belli non più ricchi”.
- “Nike la dea della vittoria” di Samotracia, Louvre. Secondo me il miglior modo di viaggiare è vagare per la città senza ne mappa ne googlemaps. Prendi un punto di riferimento tipo il Louvre, per esempio, e cominci a muoverti. Tutte le volte che ti senti troppo perso o stanco fermi qualcuno e chiedi dov’è il Louvre. Ti riperderai di nuovo e ancora chiederai per il Louvre. Gira quando vuoi girare, prosegui dritto quando pensi che in fondo alla strada ci sia qualcosa di bello che ti sta aspettando, guardati attorno, perditi. Arriverai al Louvre ma con altri occhi.
- Gli appartamenti di Napoleone III al Louvre. Poverino.
- Era il 1947 quando nacque quella che sarebbe diventata la più importante agenzia fotografica del mondo: la Magnum Photo. Quando cominciai a studiare fotografia mi dissi che prima o poi avrei visto una delle sue sedi ed eccomi qua. Peccato oggi e’sabato quindi gli uffici sono chiusi altrimenti avrei suonato il campanello e mi sarei messa a piangere scongiurando di poter lavorare come la signorina dei caffè ma mi sarei accontentata anche di fare le pulizie.