Non si sa se al Signor Manel Vicens i Montaner mancasse qualcosa di sicuro non si trattava di soldi che, a quanto pare, ne aveva da regalare. Decise dunque che era giusto e sensato spenderli per dare alla luce una splendida dimora nella quale, il poverino, ci andava solo d’estate, per riposare. “La voglio grande, colorata, che ricordi anche un po’ l’oriente, le sue pareti devono sembrare dei giardini verticali, pretendo un’esplosione di flora mediterranea e in ogni stanza esigo diversitá. Mi metteró in contatto con il mio amico Antoni Gaudí che, a quanto pare, ne sa a pacchi d’architettura” disse. E fu cosí che nel 1883 nacque dal nulla la magnifica Casa Vicens, uno dei primi edifici che inaugurarono il modernismo in Cataunya e in Europa.
Se vi va di saperne di piú, date un’occhiara QUI dove ci sono sempre io che dico delle cose degne di nota.
Concludo dicendovi che per la prima volta dopo 130 anni le porte di Casa Vicens aprono a noi poveri mortali, non vorrete per caso farne passare altri 130 prima di visitarla?
Vi lascio anche con le foto, sicuro vi fate un’idea di come passava le vacanze estive il nostro amico Manel Vicens i Montaner. Che culo!
Casa Vicens é una tappa della Ruta del Modernismo.
Dove: Calle de les Carolines, 20-26.
Come: fermata metro Fontana, linea verde (quartiere di Gracia).
Quanto costa: 16 euro entrata generale. Free durante la notte dei Musei e il Giorno Internazionale dei Musei.
Quando: aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. Chiuso il 25 dicembre, l’1 e il 6 gennaio.
- la conferma che quanto detto sopra é vero.
- facciata della villa, nulla di ché come potrete notare.
- cancello di casa, come il mio.
- se mi dicessero di occuparmi delle piante di casa Vicens mi verrebbe miracolosamente il pollice verde.
- le pareti di casa. pietre e ceramica. mix and match.
- tipo in Marocco invece a Barcellona.
- Carrer de les Carolines, 20-26. Pensate che figo stare al numero 27.
- ingresso.
- ci sono anche delle cicogne nella sala da pranzo.
- la sala dei fumatori, difficile smettere.
- tutte le pareti della casa sono decorate in modo diverso tanto per non annoiare la vista. in quella porticina si trova il wc.
- eccolo, il wc. leggermente piccolo lo spazio ma chissenefrega direi, é cosí carino.
- mentre sei sul wc.
- dopo aver letto una rivista per 8 ore seduta comodamente sul wc dei nani ti lavi le mani qui.
- sala da pranzo. i mobili sono stati fatti a misura rispetto al quadro.
- da una sala all’altra. anche qui, soffitti con fiori.
- la casa é caratterizzata da vari piani.
- potrei stare seduta qui 5 ore senza stancarmi, immobile.
- soffitti. poco sfarzo.
- altre decorazioni tanto per non essere ripetitivi.
- pattern mood.
- scritto originale del genio Antoni Gaudí.
- c’é anche uno spazio con un proiettore in cui ti raccontano la storia della casa e una leggera infarinatura su Gaudí.
- nemmeno le finestre sono le classiche, suvvia, non siate banali.
- terrazza della casa.
- penso a coloro che vivono davanti a quest’opera d’arte. io credo mi verrebbe la pelle d’oca ogni volta che mi toccherebbe stendere i panni.
- uguale agli edifici che la circondano come ben potete notare.