Gaudí fa sempre la sua porca figura

Gaudí fa sempre la sua porca figura

Tra le poche certezze che ho ci sono: la piadina della nonna Bettina – prima fra tutte -, la distanza che non rovina i rapporti veri, il bere un bicchier d’acqua e limone la mattina mezz’ora prima della colazione perché gli esperti – fra cui mia mamma e il ragazzo di Veronica – dicono che purifichi, l’accuratezza nel scegliere i programmi della domenica, lo scattare una fotografia con l’esposizione corretta, Woody Allen, chiamare su skype i genitori, il modernismo e Gaudí, che fa sempre la sua porca figura.

Antoni Gaudí, mettilo pure dove vuoi. Infilacelo così, in un qualsiasi discorso comune e sei subito un figo. “Stasera vado a cenare al “7 Portes“, pensa che Gaudí viveva lì vicino appena trasferitosi a Barcellona”. Tié. “Stai sempre attento quando attraversi la strada, Gaudí morì proprio così, investito da un autobus”. Tié. “I tuoi lavori non possono piacere a tutti ma stai tranquillo perchè anche ai grandi seccesse almeno una volta. Per esempio, pensa che il progetto della tanto famosa Casa Pedrera di Gaudí fece schifo al ricco signor proprietario che gli commissionò l’incarico e che se non fosse stato per l’influenza della moglie, “ciao #CasaPedrera”. Da non credere”. Tié. “Ciao sono tornata, dove sei? Dove sei? Ah eccoti…cosa fai ti nascondi come quando Gaudí si rintanava negli angolini più appartati della fabbrica dove lavorava per non farsi beccare mentre leggeva di nascosto?”. Quattro volte Tié.

Insomma, eccovi QUA il mio ultimo post nel quale vi racconto in breve qualche curiosità sulla vita del memorabile artista catalano e di alcune delle sue opere – non solo quelle famose -.

E sono subito più di 600 mi piace. Cosa vi dicevo io. Queste sono certezze amici. Questo è il risultato se si parla di Gaudí. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *