La mia CASA ideale non è una casa qualsiasi!

La mia CASA ideale non è una casa qualsiasi!

Questo post partecipa alla “Staffetta di Blog in Blog” con il tema: la mia casa ideale non è una casa qualsiasi.

Nella mia casa ideale, alcuni oggetti sparsi qua e là, mi ricordano amici, attimi memorabili, questa giostra che è la vita; vissuta, a volte vista da spettatore, un intreccio gradevole di fattiCOINCIDENZEdecisioniPRESEsenzaPENSARE.

Non può mancare, nella mia casa ideale, la mia coperta messicana, a strisce di mille colori. Quella che quando ero in Chapas mi accompagnava nelle notti fredde, mi abbracciava quando mi sentivo sola, che mi riscalda il cuore quando sono giù. Che mi ricorda quel viaggio: spensierato e PIENOdiSOGNIinUNcassettoANCORAdaAPRIRE.

La scrivania di legno smaltato bianco, grande, GIGANTE, che mio padre fece realizzare dal falegname solo per me, come regalo di compleanno. Sta lì, proprio al centro dello studio. Piena di libri di fotografie, con una tazza di caffè fumante, cioccolato all’ occorrenza e cassetti pieni di vecchie lettere d’amore, alcune mai spedite.

Le mie tende arancioni (sono due, sottilissime) trasparenti, di quelle che se non ne metti una sopra l’altra si vede tutto, sembra di stare in vetrina. Se non fosse per loro, che rendono tutto così caldo e primaverile, NOVEMBREdicembreGENNAIO sarebbero troppo malinconici e spenti da affrontare.

C’è un angolino tutto speciale nella mia casa ideale: una parete dedicata alle mie prime fotografie, quelle in bianco e nero stampate in camera oscura da me, a Roma. C’è tutta una magia dietro a quegli scatti. Pomeriggi soleggiati passati a studiare il diaframma, i tempi giusti, a capire le dinamiche della mia prima macchina analogica.

Un posto importante è dedicato anche alle mie compagne d’avventura, le mie guide di viaggio. Sporche di strada e di polvere lontana. Irlanda, India del sud, Portogallo, Spagna, Messico, Olanda e altre che non ricordo.

Giocattoli, pochi, alcuni, i più significativi: Rascal lo scoiattolo che mi riporta indietro “solo” di 27 anni (forse di più) al Lago di Garda, il primo viaggio che ricordo. E un Pinocchio di legno comprato a Collodi durante uno splendido week end coi nonni ancora giovani e i genitori.

C’è la cuccia di Gingo, il mio cagnolino. La sua vaschetta con acqua e il suo telo sul divano, per i momenti di condivisione.
Un orto sul balcone (vedi qui) e tre piante caducifoglie, tanto per non dimenticare che il tempo passa, le cose cambiano, evolvono…e le foglie cadono…

Nella mia casa ideale c’è un divano letto Ikea della serie Beddinge. A tre posti, con 4 cuscini morbidi, immenso ed economico, miracoloso contro i problemi di insonnia. Si apre automaticamente quando arrivano ospiti.

Una TV a 46 pollici per sognare con qualche film d’essai, un grande tavolo ovale con sei sedie, una cucina con un piano da lavoro lungo almeno 2 metri, per tagliarci le verdure, come nei migliori film americani o per stenderci la piadina (quando imparerò a farla).

Un armadio a muro che non nasconde ne scheletri ne vestiti ma che mi catapulta “là”, in quei posti segreti da sempre desiderati.

La mia casa ideale non è una casa qualsiasi perchè conserva le migliori caratteristiche delle case in cui ho vissuto. I lucernari nel salone, come quelli della mia casa/mansarda a Dublino. Che spettacolo osservare le stelle, la luna e le nuvole gonfie d’acqua stando stesi sul divano…c’era tutt’un mondo lassù…E chi se lo scorda più il cielo d’Irlanda!!!E poi la stalla sotto casa, con quello splendido cavallo color castagna, sempre a Dublino.

La luce spessaINTENSAintima che inondava la mia cameretta da adolescente a Rimini e il mare che si vedeva dal balcone del nostro ex minuscolo appartamentino a Barcellona.

Il caminetto, lo scrosciare dell’acqua del fiume Conca e le verdi colline che si vedono dalla finestra del salone della nostra casa di famiglia, nella campagna romagnola.

La mia casa ideale non è una casa qualsiasi perchè è tutto questo. Personale, immaginaria e unica.Per il momento, la mia casa ideale si trova a Barcellona.

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